IL PIEDE, LA POSTURA E LE ANDATURE PODISTICHE
1° Stage Tecnico 29/30 luglio dalle 19 alle 20 presso il Centro +VISTA MED SPORT
L’Atleta Olimpico Andrea Giocondi ed il Podologo Claudio Fantauzzi ci guideranno alla scoperta del “piede” e dell’importanza di un suo corretto atteggiamento posturale. Lo stage, rivolto ai podisti, ai camminatori ed ai sedentari, sarà gratuito.
Intanto ecco una breve introduzione…
Il piede è un capolavoro unico di architettura o meglio di bio-meccanica; in uno spazio estremamente piccolo si concentrano: 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli, 250.000 ghiandole sudorifere.
La complessità strutturale del piede è dovuta alle sue funzioni molteplici e soprattutto molto precise; infatti una struttura così piccola riesce ad adattarsi a situazioni diverse, affrontando terreni impervi, come quelli montani, senza farci cadere, oppure correndo in pianura, per arrivare a mantenere il corpo in equilibrio su superfici molto piccole, come nel caso degli acrobati. Appare chiaro che il piede, parte importante del nostro organismo, presieda alla stabilizzazione della stazione eretta, propulsione e movimento, adattamento della marcia sul terreno, coordinazione della postura.
Anatomicamente il piede si divide in 3 parti:
- Avampiede – formato dalle dita e dai metatarsi;
- Mesopiede – formato dalle ossa che si trovano in mezzo al piede;
- Retropiede – la parte terminale, di cui il calcagno è il pilastro.
La postura è di vitale importanza ai fini di un corretto equilibrio dell’organismo e per ridurre l’incidenza di diverse patologie.
Il sistema posturale è un insieme molto complesso che schematicamente si compone da: sistema nervoso centrale e periferico, il piede, i muscoli, le articolazioni, l’occhio, il sistema cutaneo, l’apparato stomatognatico (sistema occlusale e lingua), l’orecchio interno.
Il sistema nervoso centrale utilizza le informazioni ricevute da occhio, pianta dei piedi e cute in primo luogo, per avere la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio e poter impostare correttamente quanto voluto nei confronti del mondo esterno e di se stesso.
Se a causa di infortuni o altre problematiche si dovesse assumere un particolare atteggiamento posturale, il corpo tenderebbe ad adattarsi naturalmente a “posizioni antalgiche” ma ciò potrebbe comportare il sopravvenire di alcune delle seguenti patologie:
vizi di appoggio plantare, spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici, testa inclinata. I pazienti lamenteranno nel tempo: cefalee, cervicalgie, nevralgie, difetti di masticazione e di occlusione dentale, click mandibolari, dorsalgie, lombalgie e lombosciatalgie.
Non esiste una postura “ideale” uguale per tutti ma una postura sana e funzionale. Una tale postura è quella che dà all’individuo un buon appoggio e stabilità.
È stato ad esempio osservato come donne che soffrono di dolori mestruali, scarichino il peso corporeo nella zona interna del piede; che gli anziani senza prospettive future poggiano il peso sul tallone che rappresenta concretamente più che mai il passato ormai certo e rassicurante, etc.
La postura è quindi il modo di “stare al mondo”, non è soltanto la risultante di complessi meccanismi neuro-fisiologici e bio-meccanici, ma è altresì l’espressione del proprio modo di gestire le emozioni.
“Il piede umano è un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria”.
(Michelangelo Buonarroti)
Antonio Bande