Idratarsi nello sport
Crediamo che sia quasi banale sottolineare l’importanza dell’idratazione nella vita di tutti giorni. Quante volte abbiamo sentito dire che senza cibo si può resistere per alcune settimane, mentre senz’acqua si può resistere solo per pochi giorni.
L’assunzione di una adeguata quantità di acqua è fondamentale per ogni aspetto del funzionamento del corpo umano, e per adeguata quantità di acqua si intende quella che consente di compensare la “normale” perdita di liquidi che vengono espulsi quotidianamente attraverso processi vitali come la respirazione, la sudorazione e la funzione urinaria. In condizioni normali si tratta di quasi 4 litri di liquidi, che vengono solo in parte compensati attraverso l’assunzione di cibi solidi. Quindi è fondamentale bere acqua e sempre in condizioni normali non meno di 2 litri al giorno.
Ma quando si pratica un’attività sportiva il fabbisogno cresce notevolmente e prima, durante e subito dopo lo sforzo fisico l’assunzione di liquidi diventa indispensabile, in parte per sostenere la prestazione, ma soprattutto per non incidere negativamente sul proprio stato di benessere.
Nello sforzo fisico la perdita di liquidi è dovuta essenzialmente al processo di sudorazione, che comporta anche un impoverimento di Sali minerali. La sudorazione è una conseguenza del metabolismo energetico, essendo la via per eliminare il calore prodotto dalla trasformazione dell’ATP in ADP. Per questo l’assunzione di bevande, in quantità adeguate e di composizione appropriata, è di fondamentale importanza nel prevenire sia il deficit idrosalino sia la riduzione delle fonti energetiche glucidiche dell’organismo e rappresenta il principale fattore nutrizionale in grado di influire sulla performance e preservare il proprio stato di benessere.
Il fabbisogno di liquidi aumenta notevolmente con l’aumento della temperatura e del tasso di umidità e in questi casi una carenza di idratazione può comportare anche seri rischi per la salute. Questo perché uno stato di disidratazione comporta il blocco della sudorazione (l’organismo tenta di preservare i pochi liquidi rimasti) con conseguente surriscaldamento del corpo, fino a un possibile colpo di calore.
Il nostro organismo prima di arrivare a questo stato manda normalmente dei segnali precisi che non debbono essere sottovalutati: senso di debolezza, brividi di freddo, crampi o tachicardia. In questi casi bisogna fermarsi immediatamente e cercare di assumere velocemente liquidi.
Ma chiaramente un atleta deve saper prevenire queste situazioni estreme, assumendo liquidi prima, durante e dopo la prestazione.
Per compensare la contemporanea perdita di sali minerali, e ristabilire un corretto equilibrio idrosalino, l’atleta può assumere bevande idrosaline. Le bevande idrosaline adatte allo sport sono soprattutto quelle IPOTONICHE(concentrazione salina inferiore a quella del plasma). Usare una soluzione con una concentrazione eccessiva di Sali minerali (soluzione IPERTONICA) può provocare addirittura un effetto contrario a quello idratante. Infatti questa concentrazione richiamerà per osmosi acqua nell’intestino proprio al fine di diluire la soluzione.
In commercio si trovano molti integratori idrosalini, ma è preferibile acquistare prodotti solubili di qualità certa e preparare autonomamente la bevanda sciogliendo la polvere in una borraccia, usando un’acqua oligominerale e attenendosi ai dosaggi suggeriti dal produttore. .
Questi integratori presentano composizioni diverse per il prima, il durante e il dopo, e contengono spesso anche Carboidrati, e questo per dare il giusto sostegno energetico alla prestazione. La presenza contemporanea di Sali minerali e zuccheri, favorisce l’assorbimento della soluzione.
La modalità migliore per assumere liquidi è quella di bere “a piccoli sorsi“. In questo modo si favorisce l’assorbimento cellulare stabilizzando la diuresi sui livelli normali.